La Corte di Cassazione ha affermato che integra il delitto di falsità ideologica commesso dal pubblico ufficiale in atto pubblico fidefaciente, la condotta del medico ospedaliero che rediga un referto con false attestazioni diagnostiche, in quanto la diagnosi riportata nel referto ha natura di fede privilegiata, essendo preordinata alla certificazione di una situazione caduta nella sfera conoscitiva del pubblico ufficiale e assumendo anche un rilievo giuridico esterno alla mera indicazione sanitaria o terapeutica (Cass. pen., sent. n. 26318/14).
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